Last Updated on 23/09/23 by wp_15467959
Per una persona anziana, la perdita del proprio cane può avere effetti devastanti, soprattutto quando a essa si sovrappongono altre sofferenze che con il passare degli anni diventano più frequenti.
Ad esempio, il cane poteva compensare una eventuale solitudine derivante dalla scarsa presenza dei parenti, vuoi perché impegnati, vuoi perché lontani. In altri casi, se era l’anziano a occuparsi del cane, la sua morte priva la persona di quell’esercizio fisico e dei rapporti sociali che derivavano dalle passeggiate quotidiane con il proprio cane e dalle visite che si rendevano necessarie: al negozio dove acquistava il cibo per il cane, al veterinario, al toelettatore. L’anziano può anche sentirsi più insicuro, perché il cane lo avvisava se qualcuno era alla porta, poteva spaventare gli intrusi o attirare l’attenzione se stava accadendo qualcosa in casa senza che l’anziano se ne fosse accorto. Anche fisicamente, il cane era fonte di calore e di affetto, che si esprimevano con la vicinanza fisica e con le carezze.
La mancanza può essere resa ancora più grave se il cane rappresentava in qualche modo un legame con il passato, se ad esempio la sua cura era inizialmente condivisa con un coniuge che ora è deceduto, nel qual caso il dolore per la perdita del cane riapre sofferenze non superate derivanti dalla perdita precedente. Psicologicamente, la persona anziana può perdere parte della propria autostima, che derivava dal sentirsi necessario al cane che accudiva, oltre a portarlo a considerare la propria mortalità.
Per fortuna, in alcuni casi, l’anziano può invece stupirci nella sua capacità di accettare e superare il dolore. Ciò avviene in genere quando l’anziano ha saputo affrontare correttamente le molte e inevitabili perdite di amici e familiari, riuscendo in tal modo ad accettare meglio queste inevitabili sofferenze.
Trascorso il primo periodo del lutto e se la persona anziana ne manifesta il desiderio, può essere una buona idea quella di aiutarlo ad adottare un nuovo cane, al limite scegliendo un cane già adulto che sia meno impegnativo da un punto di vista fisico e che non dia alla persona l’angoscia di non potergli sopravvivere.
Questo articolo
è tratto dal libro
Aspettami al Ponte dell’Arcobaleno,
che aiuta a superare il dolore
per la morte del proprio cane.
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