Last Updated on 23/09/23 by wp_15467959
Molte persone che decidono di adottare un nuovo cane dopo la morte di quello precedente, cercano di trovare un cucciolo della stessa razza. Non sempre si tratta della scelta più corretta, soprattutto quando sono passati molti anni da quando avevamo preso con noi il cucciolo che ora è venuto a mancare: siamo sicuri di avere ancora la forza e la pazienza necessarie per addestrare un cucciolo e rispondere alle sue esigenze di esercizio fisico quotidiano? In alcuni casi, potrebbe essere più indicata un’altra razza, senza considerare le opportunità offerte da splendidi meticci in disperata ricerca di adozione in tanti rifugi e canili.
Soprattutto se siamo in età da pensione, la scelta di un cane già adulto può essere consigliabile, perché in questo modo conosciamo con precisione le dimensioni che raggiungerà, perché potrebbe già aver ricevuto un addestramento e, in qualche caso, limitare un nostro eventuale timore inconscio di non essere in grado di prenderci cura dell’animale sino alla sua morte.
In qualche caso può essere una buona idea quella di scegliere un cane della stessa razza, ma di una taglia diversa, se questa risponde meglio alle nostre mutate esigenze e capacità. Ad esempio, se abbiamo vissuto per quasi vent’anni felicemente insieme a un cane barbone di taglia nana, assicurandogli quotidianamente le due-tre lunghe passeggiate che gli erano necessarie, se alla scomparsa del nostro amico a quattro zampe ci rendiamo conto che con il passare del tempo abbiamo o potremmo avere nel breve o medio periodo difficoltà a sostenere lo stesso sforzo fisico, potremmo valutare di adottare un cane barbone di razza toy, che necessità di una quantità indubbiamente minore di esercizio fisico quotidiano, pur mantenendo le stesse caratteristiche della razza e rimanendo un cane a tutti gli effetti: intelligente, affettuoso, veloce, agile e pieno di energia.
C’è anche un altro motivo che deve portarci a riflettere qualche minuto se abbiamo deciso di adottare un cane non solo della stessa razza, ma anche dello stesso sesso, colore e aspetto generale di quello scomparso. Siamo davvero sicuri di essere pronti a questa adozione, vale a dire siamo sicuri di aver elaborato il lutto? Chiariamo bene con noi stessi che quella che dobbiamo cercare è una nuova relazione, non una specie di resurrezione! Ogni cane è un individuo a sé, comunque diverso dagli altri cani. Anche se può apparirci simile o identico a quello precedente, specie quando lo vediamo negli stessi posti che amava il nostro vecchio cane, avrà caratteristiche diverse. Anche gemelli monozigoti o animali clonati fisicamente indistinguibili l’uno dall’altro, hanno personalità e comportamenti diversi.
Potremmo stupirci e trovare impreviste cose che saprà fare, ma sarà anche più probabile sentirci delusi perché non capisce o non fa cose che per il nostro precedente cane erano del tutto normali, al limite senza renderci conto e ricordarci che il cane scomparso le aveva imparate dopo un certo periodo di tempo. Se pensiamo che il nostro cane precedente rispetto a quello che ora abbiamo adottato non bagnava così spesso in casa, non masticava le cose, non rovinava i mobili, non faceva tanto rumore, riflettiamo con calma. Il dolore non guarisce dall’oggi al domani e forse abbiamo fatto una scelta troppo affrettata!
Questo articolo
è tratto dal libro
Aspettami al Ponte dell’Arcobaleno,
che aiuta a superare il dolore
per la morte del proprio cane.
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