Last Updated on 23/02/24 by wp_15467959
Tra le migliaia di specie animali presenti in natura, i cani possiedono caratteristiche uniche, principalmente nel loro rapporto con l’uomo.
Sanno essere affettuosi quando siamo tristi o in cerca di conforto, si appisolano accanto a noi se siamo stanchi, ma sono pronti in una frazione di secondo a trasformarsi in compagni giocosi se abbiamo voglia di divertirci, anche se li abbiamo appena svegliati all’improvviso dal loro sonno; hanno un effetto rilassante su di noi quando siamo ansiosi o agitati e contribuiscono al nostro benessere fisico obbligandoci ad accompagnarli in passeggiate quotidiane.
In più, buona parte delle razze canine hanno intatte le potenzialità per svolgere i loro antichi compiti per le quali sono state create: metterci in allarme se qualcuno vuole entrare nella nostra casa, proteggerci dalle aggressioni, oltre ai milioni di cani che in tante parti del mondo svolgono ancora il compito di guidare le greggi, aiutare l’uomo nella caccia, trainare le slitte. Senza contare i cani utilizzati per operazioni di ricerca e salvataggio, i cani anti-droga, i cani guida per i non vedenti, oppure i tantissimi i cani che assistono persone affette da altre disabilità o utilizzati in altre forme di assistenza e supporto, anche psicologico, ad esempio accanto a persone affette da forme di autismo.
Riassumendo, i cani sono nostri amici – anzi, secondo un antico modo di dire, sono i nostri “migliori amici” – nonché compagni di gioco e “terapisti psicologici naturali”. Condividere la nostra vita con un cane è una delle esperienze più gratificanti che possiamo vivere e chi ne possiede o ne ha posseduto uno sa che una “giornata storta” può essere in parte compensata quando, aprendo la porta di casa, troviamo il nostro cane pieno di amore per noi, che ci accoglie festante con la coda che scodinzola all’impazzata.
Questo articolo
è tratto da
La fantastica storia del cane e del barboncino,
che ti racconta come, quando e perché sono nati il cane e la razza barbone.