Last Updated on 23/02/24 by wp_15467959
Sono gli unici due sensi nei quali noi umani battiamo, e alla grande, i cani. Riguardo il gusto, i cani hanno circa 1.700 papille gustative, mentre noi ne abbiamo all’incirca 9.000. Anche in merito al tatto, noi umani ce ne serviamo in maniera più funzionale rispetto ai cani. L’unico “organo” di tatto del quale noi non disponiamo – rispetto non solo ai cani ma a tutte le altre specie animali appartenenti ai mammiferi – sono le vibrisse, vale a dire dei baffi – quindi più lunghi, più spessi e rigidi del pelo – che fungono da organo di tatto. In genere i cani hanno quattro serie di vibrisse: una si trova sulle labbra superiori, un’altra sulle labbra inferiori e sul mento, la terza è collocata sopra gli occhi e l’ultima serie sulle guance.
Noi umani non possedendo le vibrisse ne sottovalutiamo l’importanza, rischiando di considerarla un fattore estetico che può essere tranquillamente rimosso. In realtà – anche se non con l’importanza che riscontriamo in altre specie animali, a cominciare dai gatti – anche nei nostri cani le vibrisse aiutano a conoscere e spostarsi nel loro ambiente, ancor più se l’illuminazione è scarsa o assente oppure se il cane ha problemi di vista, ad esempio a causa di una cataratta. Dobbiamo quindi raccomandare al toelettatore di limitare al massimo, quando non escludere del tutto, il taglio dei “baffi” del nostro cane.
Questo articolo
è tratto da
La fantastica storia del cane e del barboncino,
che ti racconta come, quando e perché sono nati il cane e la razza barbone.