Last Updated on 04/04/23 by wp_15467959
I cani di media e grossa taglia – oltre che eventuali cani non accompagnati – possono quasi sempre viaggiare solo in una sezione pressurizzata del vano di carico (la stiva), in gabbie o trasportini rigidi (non morbidi!) che rispettino le caratteristiche e le dimensioni approvate dalla compagnia aerea.
In questo caso, ricordiamoci di inserire all’interno della gabbia dell’acqua (i kennel omologati per il trasporto aereo sono dotati di appositi contenitori che si agganciano a una delle pareti del trasportino), preferibilmente in cubetti di ghiaccio in modo che si sciolga lentamente.
Può essere una buona idea mettere sul fondo della gabbia una traversina e lasciare in essa un giocattolo da masticare per mantenere calmo e impegnato il cane. Se il nostro cane è a pelo corto, è preferibile fargli indossare un maglioncino leggero, perché nella stiva pressurizzata la temperatura di solito è un po’ bassa.
Non è consigliabile mettere cibo e, soprattutto, evitiamo di dar da mangiare al cane a partire da quattro ore prima della partenza, ma diamogli solo da bere in quantità non eccessiva. Prima di inserirlo nel suo trasportino, portiamolo possibilmente a fare una lunga passeggiata, anche per consentire che faccia i suoi bisogni fisiologici.
Assicuriamoci che il cane indossi un collare con una targhetta identificativa che riporti il nostro nome e tutte le indicazioni necessarie per contattarci. Sulla gabbia fissiamo una targhetta ben visibile sulla quale scrivere “LIVE ANIMAL” (animale vivo) e “THIS WAY UP” (questo lato va in alto), meglio ancora se scritti anche nella lingua del paese di partenza e in quella del paese in arrivo. La porta della gabbia deve essere ben chiusa ma senza lucchetti, perché gli addetti dell’aeroporto devono poter aprirla in caso di bisogno.
Se il nostro cane appartiene a una delle razze brachicefale con naso camuso, vale a dire a muso schiacciato, consideriamo che potrebbe avere difficoltà respiratorie in aereo, in modo particolare nelle fasi di decollo e atterraggio e se fosse costretto a viaggiare nella stiva e non in cabina. Per questa ragione alcune compagnie aeree non accettano di trasportare nella stiva razze a naso camuso come bulldog, carlino, boston terrier, boxer, pechinese, shih-tzu, chow-chow, mastino, pitbull, shar pei, affenpinsher, bullmastiff, cane corso, king charles spaniel, staffordshire bull terrier.
Quasi inutile ricordare che il viaggio del nostro cane da solo nella stiva dell’aereo è comunque fonte di stress per lui… e per noi, perché chi ha volato sa che, anche se raramente, può capitare che i propri bagagli per errore non siano imbarcati sul nostro stesso volo … e in questi casi è il cane il nostro bagaglio principale!
Per queste ragioni il viaggio del nostro cane nelle stive degli aereoplani andrebbe limitato solo ai casi assolutamente necessari e a voli diretti che non richiedono coincidenze che aumenterebbero i tempi di permanenza del cane sulla pista e nell’area di carico, oltre agli altri rischi in generale, anche se diverse compagnie aeree prevedono controlli e ristoro per gli animali durante gli eventuali scali.
In questi casi è comunque meglio ricordare al personale di bordo ad ogni eventuale scalo della presenza del nostro cane e chiedere se c’è la possibilità di dargli un rapido controllo.
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